Olivia de Havilland

La vita e la carriera teatrale e cinematografica di Olivia de Havilland, icona di raffinatezza, grazia e talento

Olivia de Havilland è stata un’attrice dotata di talento, fascino e raffinatezza senza eguali. Nonostante abbia recitato in numerosi film di grande successo accanto a colleghi e colleghe altrettanto straordinari, è associata al ruolo della dolce Melania Hamilton in Via col Vento.

La famiglia

Olivia de Havilland nacque il 1 luglio 1916 a Tokyo, dove il padre, Walter Augustus de Havilland, un avvocato britannico, si trovava per lavoro. La madre, Lilian Augusta Ruse, era un’attrice conosciuta con il nome d’arte Lilian Fontaine.

La famiglia si trasferì in California quando Olivia aveva tre anni, e i genitori si separarono poco dopo. Cresciuta in una famiglia di artisti, sviluppò fin da giovane la passione per la recitazione. Sua sorella minore, Joan Fontaine, divenne anch’essa un’attrice famosa, ma tra le due vi era un rapporto teso e competitivo, segnato da una rivalità profonda. Entrambe aspiravano alla perfezione nel cinema, ma Olivia, in particolare, sentiva il peso delle aspettative poiché sua madre nutriva grandi ambizioni per lei; Joan, invece, non era tenuta altrettanto in considerazione.

Gli esordi

Olivia de Havilland debuttò al cinema a soli 19 anni con “Sogno di una notte di mezza estate” (1935), un ruolo che aveva già interpretato a teatro l’anno precedente e che attirò l’attenzione degli studios di Hollywood. Poco dopo, firmò un contratto con la Warner Bros, dove incontrò Errol Flynn, attore con cui instaurò una grande chimica professionale. I due recitarono insieme in pellicole iconiche come “Capitan Blood” (1935) e “La leggenda di Robin Hood” (1938), divenendo una delle coppie più amate del cinema d’avventura. Nonostante le insistenti voci di un flirt tra loro, Olivia mantenne sempre un comportamento discreto e non ufficializzò mai una relazione con Flynn.

Il ruolo che consacrò la de Havilland al successo fu quello di Melania Hamilton in “Via col vento” (1939). Per questa interpretazione, profondamente emotiva e ricca di sfumature, ricevette la sua prima candidatura all’Oscar come miglior attrice non protagonista (premio che fu poi assegnato a Hattie McDaniel). In Via col Vento, la de Havilland portò alla vita la dolce Melania, interpretando la sua gentilezza e lealtà con una sensibilità che impressionò pubblico e critica. Melania è l’opposto della protagonista Rossella O’Hara, interpretata da Vivien Leigh, e Olivia riuscì a rendere memorabile questo personaggio secondario, diventando una figura amatissima del cinema classico.

La carriera di Olivia subì una svolta importante quando, nel 1943, decise di combattere contro la Warner Bros per ottenere maggiore libertà artistica. A quel tempo, gli studi avevano un potere assoluto sugli attori e potevano prolungare arbitrariamente i contratti degli attori oltre la scadenza. Olivia si scontrò con la Warner e la sua vittoria legale, nota come de Havilland Law”, migliorò notevolmente le condizioni di lavoro di tutti gli attori di Hollywood. Questo episodio dimostrò il carattere determinato e indipendente di Olivia, che non esitò a mettere a rischio la propria carriera per un ideale.

Il rapporto con la sorella Joan Fontaine

Sul piano personale, Olivia ebbe una lunga e difficile rivalità con la sorella Joan Fontaine, che la segnò per tutta la vita. La tensione tra le due raggiunse il culmine quando Joan vinse l’Oscar per “Il sospetto” (1941), battendo Olivia, candidata per “La porta d’oro”. Sebbene entrambe abbiano ottenuto un Oscar (Olivia lo vinse in seguito per “A ciascuno il suo destino” nel 1946 e per “L’ereditiera” nel 1949), la tensione non si placò mai del tutto, e le due sorelle si allontanarono progressivamente. Joan descriveva il loro rapporto con termini poco lusinghieri, mentre Olivia, più riservata, preferiva mantenere il silenzio pubblico. Sembra che la rottura definitiva tra le due sorelle avvenne nel 1975 in seguito alla morte della madre.

Olivia de Havilland e Bette Davis

Olivia strinse anche una profonda amicizia con Bette Davis, con cui condivise non solo il set, ma anche la determinazione a lottare contro il sistema degli studios. Si stimavano reciprocamente: entrambe erano consapevoli delle difficoltà che dovevano affrontare a Hollywood.

Recitarono insieme nel film “In questa nostra vita” (1942). In questa pellicola, Olivia vestì i panni di Roy Timberlake, una donna afflitta dalla perdita del marito, che si trova a confrontarsi con la cugina egoista (interpretata dalla Davis). La loro alchimia sul set fu notevole e contribuì alla qualità del film, un dramma intenso che esplora tematiche complesse come il tradimento e il riscatto.

Con Bette Davis ed Errol Flynn recitò ne “Il Conte di Essex” (1939), dove interpretò la parte di Penelope Gray, una dama di corte della regina Elisabetta I (Bette Davis).

Le due amiche recitarono insieme anche nel noir “Piano piano dolce Carlotta”, pellicola del 1965 che ottenne 7 candidature agli Oscar. In questo film la De Havilland interpretava il ruolo della diabolica Miriam, cugina della protagonista Carlotta (Bette Davis). Fu Bette Davis a proporre Olivia per la parte, che inizialmente spettava a Joan Crawford; tuttavia, l’attrice non poté partecipare al film a causa di una polmonite.

In “Avventura a mezzanotte” (1937), oltre alla Davis, recitò anche con Leslie Howard, che due anni dopo interpretò il ruolo di suo marito, Ashley Wilkes, in Via con vento.

Melania Hamilton in “Via col Vento”

Melania Hamilton, uno dei personaggi principali di “Via col Vento”, rappresenta un modello di dolcezza, lealtà e altruismo in contrasto con l’impetuosa Rossella O’Hara. Melania è la moglie devota di Ashley Wilkes e la cognata e migliore amica (spesso incompresa) di Rossella.

Personalità e carattere di Melania

Melania è caratterizzata da una profonda bontà e una determinazione silenziosa che spesso viene scambiata per debolezza – addirittura per stupidità da Rossella. È una donna gentile, che incarna valori come l’empatia e la compassione; è sempre pronta a perdonare e ad aiutare chi la circonda. Nonostante il suo aspetto fragile, Melania dimostra una forza interiore straordinaria, che la porta ad affrontare con coraggio le difficoltà della Guerra Civile americana e le tragedie personali.

Ruolo nella storia

Il personaggio di Melania serve da contrappeso morale a Rossella. Mentre Rossella è ambiziosa, testarda e pronta a tutto pur di sopravvivere, Melania è fedele ai suoi principi, anche nelle situazioni più difficili. La sua stima ed affetto per Rossella (nonostante i sentimenti di quest’ultima per Ashley) evidenziano la capacità di Melania di vedere il bene nelle persone, un tratto che le permette di guadagnarsi rispetto e amore dagli altri personaggi.

Relazione con Rossella

La dinamica tra Melania e Rossella è centrale nella trama. Rossella vede Melania come un ostacolo tra lei e Ashley, ma non può fare a meno di ammirare la forza d’animo della “nemica”. Alla fine, la morte di Melania rappresenta una delle più grandi perdite per Rossella, che solo allora comprende il valore e la profondità dell’amicizia che avevano condiviso.

Significato simbolico

Melania incarna il lato umano e spirituale della società sudista, rappresentando la resistenza morale di fronte alla disintegrazione dei valori e delle istituzioni durante la guerra. La sua figura è il cuore emotivo del romanzo e del film, una presenza che bilancia il tumulto e il cinismo di Rossella. Melania è una testimonianza del potere della gentilezza e della resilienza in tempi difficili, un personaggio che rimane nel cuore degli spettatori e dei lettori.

“L’ereditiera” e il secondo Premio Oscar

“L’ereditiera” (1949) è un dramma romantico tratto dal romanzo “Washington Square” (1880) di Henry James. Olivia de Havilland interpretò Catherine Sloper, una giovane donna timida, priva di fascino e di fiducia in se stessa, che vive con il padre autoritario e cinico, il dottor Sloper. Quando incontra il carismatico Morris Townsend (Montgomery Clift), Catherine si innamora, ma il padre sospetta che l’uomo sia un cacciatore di dote interessato alla sua eredità. La relazione si complica, portando Catherine ad una dolorosa presa di coscienza sulla sua forza interiore.

Catherine Sloper è un personaggio complesso. Inizialmente è ritratta come insicura, profondamente influenzata dal padre, che la considera inferiore sia per aspetto che per personalità. La sua timidezza e il desiderio di approvazione la rendono vulnerabile all’affascinante Townsend, il cui amore sembra darle per la prima volta valore e autostima.

Tuttavia, il disprezzo del padre porta Catherine a una trasformazione radicale. Da una giovane ingenua e dipendente, si evolve in una donna fredda e risoluta. Questa crescita interiore culmina in una scena finale emblematica, in cui Catherine dimostra la sua emancipazione emotiva e mentale, scegliendo di abbandonare Morris.

La de Havilland, vincitrice dell’Oscar per questo ruolo, rese magistralmente l’evoluzione di Catherine, passando da una dolce fragilità a una forza glaciale. Il personaggio di Catherine rappresenta la lotta per l’autodeterminazione e l’affermazione personale in un mondo che le nega valore.

Il teatro

Olivia de Havilland, pur essendo famosa soprattutto per il cinema, si dedicò anche al teatro con impegno e passione. Interpretò alcuni ruoli importanti a Broadway, esibendosi in spettacoli che confermarono il suo talento anche sul palco. Tra le sue interpretazioni più note ci fu il ruolo di Giulietta in “Romeo e Giulietta”, in cui portò eleganza e profondità, e successivamente apparve in altre produzioni prestigiose. Il teatro fu per lei una preziosa esperienza artistica, dal momento che le permise di esplorare la recitazione in modo più diretto, senza i vincoli cinematografici.

Parigi e gli ultimi anni

Negli anni ’50, Olivia iniziò a ridurre la sua attività cinematografica, dedicandosi alla famiglia e trasferendosi a Parigi dopo il matrimonio con Pierre Galante, un giornalista francese. Continuò a recitare occasionalmente, ma preferì godersi la vita nella capitale francese; tuttavia, partecipò ad eventi cinematografici che ne celebravano l’importanza come icona di Hollywood. Nel 1965, dopo un divorzio pacifico, rimase comunque in Francia, legata alla cultura e allo stile di vita parigino fino alla fine della sua vita.

Nel corso della sua lunga vita, Olivia de Havilland fu sempre attenta alla sua immagine pubblica ed è diventata una delle più longeve star del cinema classico. Morì a Parigi il 26 luglio 2020, all’età di 104 anni, lasciando un’eredità incancellabile nella storia di Hollywood. Con il suo impegno per i diritti degli attori e la dedizione ai ruoli che interpretava, Olivia de Havilland ha incarnato la figura della diva, dotata di grande talento, resilienza e rispetto per il proprio lavoro. Per gli amanti del cinema, resterà sempre la straordinaria, dolcissima, sensibile e coraggiosa Melania Hamilton, la prima ad andarsene in “Via col Vento”, ma l’ultima a lasciarci nella realtà.

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