Scopri la biografia di Jean Harlow, icona di Hollywood, la prima attrice bionda platinata e leggenda del cinema
Jean Harlow, il cui vero nome era Harlean Harlow Carpenter, nacque il 3 marzo 1911 a Kansas City, Missouri, e morì prematuramente il 7 giugno 1937 a Los Angeles, California, a soli 26 anni. Nonostante la sua breve vita, Jean Harlow lasciò un’impronta indelebile nell’industria cinematografica e fu una delle prime vere icone di Hollywood, diventando la “bionda platinata“ per eccellenza.
Infanzia e giovinezza
Jean Harlow nacque in una famiglia benestante, ma la sua infanzia fu segnata da eventi drammatici. I suoi genitori, Mont Clair Carpenter, un dentista benestante, e Jean Poe Carpenter, si separarono quando Jean era ancora bambina. La madre, conosciuta come “Mother Jean”, aveva un carattere dominante e sognava una carriera nel mondo dello spettacolo, desiderio che proiettò sulla figlia.
Jean frequentò scuole esclusive a Chicago, ma la sua vita cambiò radicalmente a soli 16 anni, quando scappò di casa per sposare Charles McGrew, un ricco imprenditore. I due si trasferirono a Los Angeles, dove Jean Harlow iniziò a frequentare l’élite di Hollywood, entrando in contatto con l’industria cinematografica.
Primi passi nel cinema
Il debutto cinematografico di Jean Harlow avvenne quasi per caso. Inizialmente non aveva intenzione di diventare un’attrice, ma accompagnando un’amica a un provino, fu notata e le venne offerta una parte. Dopo piccole apparizioni non accreditate, fu scelta per il suo primo ruolo significativo in “Hell’s Angels“ (1930), diretto da Howard Hughes. Il film, ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, ebbe un grande successo e mise in luce la sua presenza scenica e la sua sensualità.
L’aspetto di Jean Harlow, con i suoi capelli tinti di biondo platino e la pelle chiara, la rese immediatamente riconoscibile e la fece emergere come una delle prime vere sex symbol di Hollywood. Dopo “Hell’s Angels“, la sua carriera decollò rapidamente, portandola a firmare un contratto con la Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), uno dei più importanti studi cinematografici dell’epoca.
Ascesa a star di Hollywood
Con l’MGM, Jean Harlow raggiunse l’apice del successo. Negli anni ’30, divenne una delle attrici più richieste e ammirate di Hollywood, recitando in una serie di film che la consacrarono al grande pubblico. Alcuni dei suoi ruoli più iconici includono:
“Platinum Blonde“ (1931): il film che consolidò il suo soprannome di “bionda platinata“ e la rese famosa per il suo look caratteristico.
“Red-Headed Woman“ (1932): in questo film, la Harlow interpretò una donna spregiudicata e manipolatrice, ruolo che giocava su un’immagine di donna indipendente e senza scrupoli. Il film fu molto audace per l’epoca e consolidò la sua reputazione di attrice capace di interpretare personaggi provocatori.
“Dinner at Eight“ (1933): un classico del cinema, in cui la Harlow recitò accanto a grandi star del tempo come Marie Dressler e John Barrymore. Il suo ruolo di una giovane moglie volgare e ambiziosa dimostrò la sua abilità nel bilanciare sensualità e comicità.
“Bombshell“ (1933): in questo film, Jean Harlow interpretò una parodia del suo stesso status di star, interpretando un’attrice bionda perseguitata dai media e dalla fama, un personaggio che rifletteva la sua stessa esperienza nella vita reale.
Accanto a Clark Gable, con il quale sviluppò una forte chimica sullo schermo, Jean Harlow recitò in numerosi film di successo, tra cui “Red Dust“ (1932) noto in Italia col titolo “Lo schiaffo” e di cui fu girato un remake nel 1953 dal titolo “Mogambo” sempre con Clark Gable, mentre le due interpreti femminili erano Ava Gardner e Grace Kelly, “Hold Your Man” (1933), e “China Seas” (1935). La loro collaborazione divenne leggendaria, e i due divennero una delle coppie più amate del cinema degli anni ’30.
Stile e impatto culturale
Jean Harlow fu una pioniera di uno stile che avrebbe segnato un’epoca: il biondo platino divenne una delle caratteristiche più iconiche del suo look, imitato da molte donne e adottato da altre attrici nel corso degli anni. Anche il suo stile di recitazione, che combinava sensualità e ironia, rappresentava una rottura rispetto ai canoni tradizionali delle attrici dell’epoca.
I personaggi che interpretava, spesso donne intraprendenti e audaci, sfidavano le convenzioni sociali e si distaccavano dall’immagine femminile più conservatrice e modesta. Questo contribuì a ridefinire il ruolo delle donne nella società e nel cinema, rendendola un’icona di emancipazione femminile.
Vita personale e scandali
Nonostante il grande successo professionale, la vita personale di Jean Harlow fu travagliata e segnata da tragedie. Il suo primo matrimonio con Charles McGrew terminò con il divorzio nel 1930, dopo soli due anni. Nel 1932, si sposò con Paul Bern, un importante produttore della MGM, ma il matrimonio fu segnato dal dramma. Bern fu trovato morto nella loro casa pochi mesi dopo il matrimonio, in circostanze misteriose. La sua morte fu ufficialmente classificata come suicidio, ma il caso rimane avvolto nel mistero.
Nel 1933, Jean si sposò per la terza volta con Harold Rosson, un noto direttore della fotografia. Tuttavia, anche questo matrimonio fu breve e si concluse con il divorzio l’anno successivo.
La vita amorosa di Jean Harlow fu costantemente sotto l’occhio dei media, e le sue relazioni, insieme ai suoi problemi di salute, furono spesso oggetto di gossip e speculazioni.
Malattia e morte prematura
Nel 1937, durante le riprese di “Saratoga”, la Harlow si ammalò gravemente. Soffriva da tempo di problemi renali, ma la sua condizione peggiorò rapidamente. All’epoca, la medicina non era in grado di trattare efficacemente le malattie renali, e la sua salute continuò a deteriorarsi. Il 7 giugno 1937, Jean Harlow morì all’età di soli 26 anni a causa di un’insufficienza renale.
La sua morte scioccò Hollywood e il pubblico. La MGM, che stava girando “Saratoga” al momento della sua malattia, riuscì a completare il film con l’uso di una controfigura e di montaggio creativo. Il film fu un enorme successo al botteghino, in parte a causa dell’enorme affetto e del lutto che circondava la morte della giovane attrice.
Eredità e impatto
Nonostante la sua carriera sia durata poco più di un decennio, Jean Harlow è diventata una delle figure più iconiche della Golden Age di Hollywood. La sua immagine di bionda platinata, la sua recitazione audace e il suo stile glamour hanno ispirato generazioni di attrici, tra cui Marilyn Monroe, che spesso veniva paragonata a lei.
Jean Harlow ha aperto la strada a un nuovo tipo di star cinematografica, capace di combinare sensualità e ironia, e ha contribuito a definire l’estetica di un’epoca. La sua tragica morte e la sua breve vita hanno contribuito a costruire la sua leggenda, rendendola una delle stelle più luminose e indimenticabili di Hollywood.
Curiosità
Jean Harlow era soprannominata “The Baby” dai suoi amici più stretti, per via del suo atteggiamento dolce e giocoso fuori dal set.
Il suo look biondo platino fu creato grazie a un trattamento aggressivo che prevedeva l’uso di candeggina e ammoniaca, metodo che oggi sarebbe considerato dannoso per i capelli.
Dopo la sua morte, il suo nome divenne sinonimo di stile e glamour, tanto che fu creata una bambola in suo onore, chiamata “The Jean Harlow Doll”.
Libri
“Bombshell: The Life and Death of Jean Harlow” di David Stenn
Questa biografia approfondita è considerata una delle fonti principali sulla vita di Jean Harlow. David Stenn offre una visione dettagliata della sua carriera, delle sue relazioni e delle circostanze tragiche della sua morte.
“Platinum Girl: The Life and Legends of Jean Harlow” di Eve Golden
Un altro testo fondamentale sulla vita di Jean Harlow, che esplora non solo la sua carriera ma anche l’impatto culturale che ha avuto a Hollywood e oltre.
“Harlow in Hollywood: The Blonde Bombshell in the Glamour Capital, 1928-1937” di Darrell Rooney e Mark A. Vieira
Questo libro contiene rare fotografie e dettagli dietro le quinte della vita di Jean Harlow. È particolarmente apprezzato per l’analisi del suo impatto sull’industria cinematografica.