Re Artù e Morgana

Scopri la leggenda di Artù e Morgana, tra inganni magici, legami di sangue e il destino che segna la caduta di Camelot

La leggenda della Fata Morgana, di Re Artù e di Avalon è uno dei miti più affascinanti e misteriosi legati al ciclo arturiano, che racconta le avventure di Re Artù, dei Cavalieri della Tavola Rotonda e della leggendaria spada Excalibur.

Morgana, conosciuta anche come Morgana Le Fay, è una figura complessa nella mitologia arturiana. È spesso descritta come una potente maga o fata, dotata di grandi poteri magici. Il suo ruolo nelle storie varia a seconda delle versioni: a volte è vista come una nemica di Re Artù, altre volte come sua alleata o addirittura come una figura ambigua che oscilla tra il bene e il male.

Morgana è comunemente rappresentata come la sorellastra di Re Artù, figlia di Igraine e del Duca di Cornovaglia.

La nascita di Re Artù è avvolta nel mistero e nella magia, come molte delle storie legate al ciclo arturiano. La leggenda racconta di come Artù sia il frutto di un’unione straordinaria e di eventi guidati dalla mano del destino. Ecco il racconto della sua nascita.

Uther Pendragon e Igraine

Tutto inizia con Uther Pendragon, re di Britannia e grande guerriero. Uther era innamorato perdutamente di Igraine, la bellissima moglie del Duca di Cornovaglia, Gorlois. Tuttavia, Igraine era fedele al marito e rifiutava le avances di Uther. Il re, consumato dal desiderio e dall’amore non corrisposto, cercò l’aiuto del mago Merlino, conosciuto per la sua saggezza e potenza magica.

L’Incantesimo di Merlino

Merlino accettò di aiutare Uther, ma chiese in cambio che il figlio che sarebbe nato da quell’unione fosse affidato a lui per essere cresciuto e preparato a un destino speciale. Uther, accecato dal suo amore per Igraine, accettò la condizione di Merlino.

Merlino utilizzò un potente incantesimo per trasformare Uther in Gorlois, in modo che potesse avvicinarsi a Igraine senza che lei sospettasse nulla. La notte in cui Uther, sotto le sembianze di Gorlois, giacque con Igraine, il vero Gorlois stava combattendo in battaglia e morì, lasciando Igraine vedova senza saperlo.

Quella stessa notte, Igraine rimase incinta di Artù.

Quando Igraine scoprì della morte del marito e del fatto che Uther era stato con lei sotto mentite spoglie, inizialmente fu sconvolta, ma alla fine accettò di sposare Uther, che divenne così il nuovo Duca di Cornovaglia e Re di Britannia.

Poco dopo il matrimonio, Igraine diede alla luce un figlio, Artù. Tuttavia, come promesso, Uther fu costretto a cedere il neonato a Merlino. Il mago prese Artù e lo affidò a Sir Ector, un cavaliere leale e nobile, che allevò il bambino come se fosse suo figlio. Artù crebbe senza conoscere la sua vera identità, pensando di essere il figlio naturale di Sir Ector.

Excalibur, la Spada nella Roccia

Quando Uther morì senza lasciare un erede riconosciuto, il regno cadde nel caos, con vari signori che lottavano per il trono. Fu allora che Merlino orchestrò un evento straordinario: una spada, conosciuta come Excalibur, apparve misteriosamente conficcata in una roccia, con un’iscrizione che dichiarava che solo il vero re d’Inghilterra poteva estrarla.

Molti nobili e cavalieri tentarono di estrarre la spada, ma fallirono. Anni dopo, durante un torneo, il giovane Artù, che ancora non conosceva la sua origine reale, si trovò a passare davanti alla roccia e, senza sforzo, estrasse la spada. Questo evento rivelò la sua vera identità come figlio di Uther Pendragon e legittimo re di Britannia.

La nascita di Re Artù è quindi il risultato di un incontro magico, voluto dal destino e orchestrato da Merlino. Artù crebbe in modo semplice, ignaro delle sue origini regali, fino al momento in cui il destino lo chiamò a diventare uno dei più grandi re della leggenda. La storia della sua nascita sottolinea l’importanza del destino e della magia, ponendo le basi per le sue future avventure come sovrano di Camelot e leader dei Cavalieri della Tavola Rotonda.

Re Artù con Excalibur

Morgana

La morte del padre e il successivo matrimonio di sua madre con Uther Pendragon furono un trauma per la giovane Morgana. All’epoca, Morgana era solo una bambina, ma questi eventi segnarono profondamente il suo animo. Sentì che sua madre era stata in qualche modo tradita e, di conseguenza, cominciò a nutrire un risentimento profondo verso Uther e, in seguito, verso Artù, il figlio nato da quella unione.

Morgana acquisisce i suoi poteri magici grazie all’insegnamento di Merlino, il saggio e potente mago che funge da consigliere di Artù. Tuttavia, a un certo punto, Morgana e Artù si trovano in disaccordo, spesso a causa delle ambizioni di potere di Morgana e del suo desiderio di vendetta per torti subiti. In alcune versioni della leggenda, Morgana tenta di usurpare il trono di Artù o di distruggerlo con intrighi e tradimenti.

Morgana

Avalon

Avalon è un’isola leggendaria e mistica, descritta come un luogo di grande bellezza e potere magico. È conosciuta come “l’isola delle fate” e si dice che sia nascosta nel mare occidentale, avvolta da nebbie magiche che la rendono inaccessibile ai comuni mortali. Avalon è il luogo dove è stata forgiata la spada Excalibur e dove, secondo alcune leggende, Re Artù è stato portato dopo essere stato gravemente ferito nella battaglia di Camlann.

Secondo la leggenda, dopo la battaglia finale contro Mordred, Artù, ferito mortalmente, viene trasportato ad Avalon su una barca da Morgana e altre tre misteriose figure femminili. È qui che Artù viene curato dalle sue ferite, ma non muore. La leggenda narra che Artù riposerà ad Avalon fino al giorno in cui l’Inghilterra avrà di nuovo bisogno di lui. Per questo, Artù è spesso descritto come il “re che ritornerà”.

Avalon è quindi un luogo di guarigione e di riposo eterno, associato al mistero e alla magia. È un simbolo di speranza, rappresentando l’idea che i grandi eroi non muoiono mai veramente, ma sono destinati a tornare quando il loro popolo avrà di nuovo bisogno di loro.

Mordred

Mordred è una figura centrale nelle leggende arturiane, noto soprattutto per il suo tradimento che porta alla caduta di Re Artù. La sua nascita è avvolta da un alone di mistero e scandalo, con diverse versioni che variano nei dettagli ma che condividono temi di incesto, inganno e profezia. Ecco alcune delle principali leggende sulla nascita di Mordred.

Mordred figlio di Artù e Morgana

In alcune versioni della leggenda, Mordred è il frutto di una relazione incestuosa tra Re Artù e la sua sorellastra Morgana. Questa versione racconta che Morgana, motivata dal desiderio di vendetta o dall’ambizione di potere, utilizza la magia o l’inganno per giacere con Artù. In molti racconti, Artù non è consapevole del fatto che Morgana è la sua sorellastra, poiché non conosceva la sua vera identità al momento dell’incontro.

Morgana rimane incinta e dà alla luce Mordred, un figlio destinato a tradire e distruggere il regno di Artù. Questa relazione incestuosa aggiunge una dimensione tragica alla storia, poiché Mordred non è solo un traditore, ma anche un simbolo vivente del peccato e del disordine che minano il regno di Camelot dall’interno.

Mordred Figlio di Artù e Morgause

Un’altra versione della leggenda, forse la più diffusa, identifica Morgause, la sorella maggiore di Igraine, come la madre di Mordred. In questa versione, Artù incontra Morgause prima di sapere che è sua zia, e giace con lei in una notte di passione. Morgause, come Morgana, è a conoscenza del legame di sangue tra lei e Artù, ma non lo rivela al re.

Dall’unione nasce Mordred, che viene cresciuto da Morgause e suo marito, Re Lot delle Orcadi, come se fosse il loro figlio. Mordred cresce senza conoscere la sua vera paternità, ma alla fine scopre la sua origine e decide di rivendicare il trono di Camelot, sentendosi legittimato a farlo in quanto figlio di Artù.

La Profezia di Merlino

Indipendentemente dalla versione della leggenda sulla madre di Mordred, un tema comune è la profezia che Merlino fa riguardo al destino di Mordred. Merlino prevede che Mordred sarà il traditore che porterà alla rovina di Artù e alla caduta di Camelot.

Secondo alcune leggende, per evitare che la profezia si avveri, Artù ordina che tutti i neonati nati lo stesso giorno di Mordred siano abbandonati in mare o in un luogo pericoloso, in un tentativo disperato di sbarazzarsi del potenziale traditore. Tuttavia, Mordred sopravvive miracolosamente, salvato da pescatori o da Morgause stessa, e cresce ignaro del tentativo di suo padre di ucciderlo.

Questa profezia e il fallito tentativo di evitare il destino rendono la figura di Mordred ancora più tragica e inevitabile: è un figlio che non solo è stato concepito in circostanze oscure, ma che è anche segnato da un destino ineluttabile fin dalla nascita.

Mordred e la sua ascesa a Camelot

Quando Mordred cresce e scopre la sua vera origine, decide di sfidare Artù per il trono. In molte versioni della storia, Mordred è inizialmente un cavaliere di Camelot, ma diventa sempre più ambizioso e rancoroso nei confronti di Artù, specialmente dopo aver scoperto la verità sul loro legame familiare.

In alcune versioni della leggenda, Mordred approfitta dell’assenza di Artù (partito per una campagna militare) per usurpare il trono e prendere Ginevra, la regina di Camelot, come sua moglie. Questo tradimento finale porta alla Battaglia di Camlann, dove Mordred e Artù si affrontano in un duello mortale. Artù uccide Mordred, ma viene a sua volta ferito mortalmente, portando alla fine del suo regno.

La nascita di Mordred è una delle storie più cupe e complesse del ciclo arturiano, intrecciata con temi di peccato, tradimento e destino ineluttabile. Che sia figlio di Morgana o di Morgause, Mordred rappresenta una minaccia non solo fisica ma anche morale per Artù e Camelot. La sua esistenza e le sue azioni sono il culmine di una serie di errori e peccati che conducono inevitabilmente alla distruzione del sogno di Camelot e alla fine della leggenda di Re Artù.

Il Legame tra Morgana e Avalon

Morgana e Avalon sono strettamente collegati nella mitologia arturiana. In alcune versioni della leggenda, Morgana è una delle signore di Avalon, una delle custodi dell’isola magica. Questo la lega ulteriormente a Re Artù, non solo come sua sorellastra e avversaria, ma anche come una delle figure che lo accompagnerà nel suo viaggio finale ad Avalon.

In queste storie, Morgana non è più soltanto una figura antagonista, ma assume un ruolo più complesso e ambivalente, diventando una sorta di custode del destino di Artù. Il suo ruolo come guaritrice e guardiana di Avalon aggiunge una nuova dimensione al suo personaggio, rendendola una figura simbolica della magia e del mistero che circonda la fine della leggenda arturiana.

In conclusione, la leggenda della Fata Morgana e di Avalon intreccia temi di magia, tradimento e guarigione. È una parte fondamentale del ciclo arturiano e continua a ispirare storie e interpretazioni fino ai giorni nostri.

La figura di Morgana è stata interpretata in molti modi nel corso dei secoli. Alcuni la vedono come un simbolo del potere femminile, che sfida l’autorità maschile rappresentata da Artù. Altri la considerano un personaggio tragico, una donna potente ma incompresa, il cui destino è segnato da un misto di vendetta e amore.

In alcune versioni della leggenda, Morgana è anche collegata alla dea celtica Morrigan, divinità della guerra e della morte, rafforzando così la sua associazione con la magia e la natura selvaggia e incontrollabile.

Conclusione

La leggenda della Fata Morgana è un intreccio di magia, potere, ambiguità e destino. La sua storia è quella di una donna dotata di grandi poteri, che usa tanto per il bene quanto per il male, e la cui relazione con Re Artù è al centro di molti conflitti e risoluzioni all’interno del ciclo arturiano. Morgana è una figura complessa, che continua a ispirare e affascinare grazie alla sua ricca caratterizzazione e alla sua influenza sul mito di Artù.

Fonti:

Le Morte d’Arthur” di Sir Thomas Malory (1485)

Il Ciclo della Tavola Rotonda

Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley (1983)

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